Thomas Griffiths, 17 anni, ha ammesso di aver ucciso la coetanea Ellie Gould. Dopo circa 3 mesi dall’omicidio della ragazza, avvenuto nella sua casa di Calne nel Regno Unito, il killer ha confessato di aver accoltellato la giovane. Ma è ancora mistero sul movente.
Ha ucciso con numerose coltellate una ragazza di soli 17 anni. A 3 mesi da quel brutale delitto, che ha lasciato sotto choc tutto il Regno Unito, Thomas Griffiths, anche lui 17enne, ha ammesso di aver compiuto l’omicidio di Ellie Gould e il prossimo 8 novembre comparirà in tribunale, dove verrà emessa la sentenza nei suoi confronti. Il ragazzo è stato fermato poco dopo il 3 maggio scorso, giorno in cui Ellie è stata trovata cadavere nella sua casa a Calne, nel Wiltshire. Ma solo oggi, dopo essere comparso davanti alla corte di Bristol, ha confessato di essere lui il killer dell’adolescente. Fino a questo momento la sua identità è stata preservata, ma il giudice Peter Blair ha deciso che per la gravità di quanto compiuto e dopo le dichiarazioni rilasciate il mondo intero avrebbe dovuto conoscerne nome e volto.
Ellie aveva 17 anni quando lo scorso 3 maggio è stata uccisa a Calne. La comunità locale rimase sotto choc dopo l’accaduto. Il suo presunto assassino fu fermato qualche ora dopo l’omicidio, a sole 7 miglia di distanza dal luogo in cui la ragazza fu trovata cadavere. Quando, infatti, i soccorsi arrivarono nella sua casa non poterono far altro che dichiararne il decesso. Da tutti definita una studentessa modello, avrebbe voluto diventare una poliziotta una volta finita la scuola. Dopo essere stato identificato dalle forze dell’ordine, il ragazzo ha sempre negato di essere il responsabile della morte violenta di Ellie, fino a oggi. Thomas resterà in custodia fino a quando non comparirà di nuovo in tribunale, il prossimo novembre. Agli inquirenti, tuttavia, dovrà ancora spiegare perché ha ucciso la 17enne, dal momento che il movente del delitto è ancora avvolto nel mistero.